Ma la tolleranza è parte integrante del perdono?

Aloha!


Ebbene, quella del titolo è una domanda che una persona mi ha rivolto ieri via social.
La mia risposta è stata: posso dormirci su? Perché una volta mi era arrivata una risposta, in meditazione. Ma non mi riusciva di ricaptarla in quel momento.
Quindi la tolleranza è o non è inclusa nel perdono....

Allora ho ripreso a pulire, chiedendo che mi giungesse qualcosa dal "cloud universale" chiamato anche "il campo", dove risiedono le informazioni, senza dipendenza dimensionale in senso lato, tantomeno di spazio e di tempo.
In realtà, la risposta è arrivata nelle prime ore della notte, quando ho smesso di scrivere, prima di arrendermi al sonno. Stasera dovrò studiare, invece. Dovrò, credetemi, dovrò...così imparo a mettere tanta carne al fuoco.

La tolleranza fa parte del processo del perdono. Questa è la risposta che mi è arrivata. Poi mi sono ricordata anche che avevo ascoltato questo concetto da due grandi della crescita personale e spirituale del nostro tempo: Daniel Lumera e Roy Martina. Quindi non è mio...sob! :-D!

Si tratta della fase più importante che possiamo trovare all'inizio del processo del perdono: quando sentiamo la necessità di liberarci dal veleno infido e corrosivo, oramai, del nostro odio e del nostro rancore, che sicuramente non servono a rimediare a nulla e che sappiamo tutti vero dove mettono radici...no? Ne siete sicure e sicuri?
Credo che ci abbia azzeccato chi tra di voi ha risposto "nella paura".

Paura che possa succedere di nuovo, paura che possano farci male di nuovo, paura di non aver di nuovo il controllo della situazione, di quella terrbile sensazione di impotenza, paura di perderlo noi il controllo...



La tolleranza è necessaria per partire, per fare il primo passo nel percorso verso il perdono: la nostra mente, il nostro corpo (attraverso le sensazioni) e il nostro Spirito o, se vogliamo, in termini di Ho'oponopono, la nostra Mente Conscia, il nostro Subconscio e il nostro Superconscio, si allineano producendo con sforzo consapevolmente creativo un espediente, una ragione per tollerare
Riuscendoci, poiché siamo veramente decisi a farla finita con paura, odio e rancore e spesso anche senso di colpa, ci sentiamo sollevati.
Così, in questo modo, riusciamo a compiere il primo difficile passo lungo il percorso salvifico del perdono: quelli sucessivi sono sempre più rapidi e veloci che, all'improvviso, ci troviamo già dall'altra parte del sentiero...ah! come si sta bene!
Se avete provato a fare una meditazione di pulizia con solo due dei 4 mantra di Ho'oponopono, "Mi Dispiace", "Perdonami", avrete provato anche il loro potere catartico...e tutte le lacrime che comporta. Vi assicuro che alla fine l'espediente per tollerare si trova senza problemi. O addirittura non ce n'è più bisogno.

Condivido anche qui sul blog ciò che ho condiviso sul gruppo di Telegram, Ho'oponopono Clearing. E ringrazio e ringrazierò sempre Simona, amica e anche maestra.


Simona è una delle mie migliori amiche, che è anche insieme a noi nel percorso di pulizia con Ho'oponopono. La si può sentire ripetere spesso questa frase "ti perdono perché non sei come me", usando il suo inconfondibile tono ironico e sorridendo. È proprio sua, le è "arrivata" durante un percorso di pulizia fatto attraverso le energie angeliche.
Quando l'ho ascoltata per la prima volta subito mi ha risuonato dentro come un potente strumento di pulizia, donandomi una sensazione di amore, accettazione e compassione. Il perdono possiamo intenderlo come un tipo di energia (e in effetti, secondo Huna è una parte del mana, l'energia vitale divina che scorre dentro di noi) che passa e si propaga tutte le volte che viene richiamata.
Per Huna e Ho'oponopono non vi è distinzione tra dentro e fuori e i sette principi su cui si basa questa antica conoscenza e pratica spirituale lo testimoniano. Il secondo principio Kala, in particolare, sostiene che "tutto è collegato, la separazione è un illusione, non ci sono limiti".

Nel perdonare l'altro per non essere come lei, Simona finisce per perdonare anche sé stessa per non essere come l'altro e va a pulire le memorie e i programmi di separazione perché, alla fine non c'è nulla di male ad essere se stessa come non c'è nulla di male ad essere anche l'altro. Continuando a ribadire che tutto ciò che è separazione è un'illusione per Huna come per Ho'oponopono. E non solo.

In una delle pagine introduttive al suo libro RISOGNARE LA REALTÀ, Dario Canil riporta questo scritto bellissimo e significativo, che viene dal massimo poeta mistico persiano, fondatore della confraternita Sufi dei "dervisci rotanti", Gialal al-Din Rumi:
Un uomo si recò alla porta dell'amata e bussò. Una voce rispose: "Chi è là!"
Egli rispose: "Sono io". La voce rispose: "Non c'è posto per Me e per Te."
La porta restó chiusa. Dopo un anno di solitudine e privazioni egli ritornò e bussò. Una voce da dentro chiese: "Chi è là!"
L'uomo disse: "Sei tu." La porta si aprì per lui.

Tolleriamo noi, il nostro modo di essere, i nostri difetti e amiamoli incondizionatamente. Saremo stupiti di vedere come l'atto iniziale di tolleranza, avendo come fine ultimo l'Amore, si trasformi in completo perdono.

Grazie per aver letto fin qui.
Grazie, Ti Amo. Pace dell'IO.

Disclaimer sull'uso di Ho'oponopono, affinché TUTTI possano riconoscerne i risultati. Ho'oponopono funziona con tutti ma non è per tutti.


La pratica di Ho'oponopono consiste in un processo di PENTIMENTO, PERDONO E TRASMUTAZIONE, relativo a memorie di pensieri e conseguenti creazioni indesiderate.

PENTIMENTO: accettazione del nostro potere e della nostra capacità di creazione attraverso i pensieri. Ci si prende la responsabilità al 100% di aver creato realtà indesiderate, senza colpa, ma inconsapevolmente. Creiamo con la Mente Subconscia e dirigiamo la creazione con la Mente Conscia. 

PERDONO: perdoniamo la nostra Mente Conscia e la nostra Mente Subconscia, la prima per aver diretto erroneamente la creazione e la seconda per aver creato in base alle paure.

TRASMUTAZIONE: operazione alchemica attuata dalla Divinità attraverso la nostra parte più espansa, la Mente Superconscia, connessa costantemente con la Divinità stessa. Avviene attraverso l'accettazione del nostro Potere: il potere della Mente Conscia di attivare la richiesta di pulizia delle memorie coinvolgendo amorevolmente la Mente Subconscia; il potere della Mente Subconscia di riconoscere le memorie da cancellare e presentarle alla Mente Superconscia; il potere della Mente Superconscia di liberare tali memorie e consentirne l'immediata trasmutazione. 


IMPORTANTE: L'utilizzo di qualsiasi strumento di Ho'oponopono (le frasi Grazie, Ti Amo, Mi Dispiace, Perdonami, lo strumento Goccia di rugiada e ogni altro strumento) deve essere operato PRIMA SU SE STESSI, per pulire la propria esperienza di questa vita e delle vite passate sulle persone e le situazioni coinvolte nelle memorie. QUINDI, SUBITO DOPO, se lo si ritiene ancora necessario, su quelle persone e quelle situazioni.

Commenti

  1. grazie , grazie , grazie...
    non a caso ogni parola è un aiuto per la situazione personale che sto vivendo . la tolleranza , appunto mi chiedevo se poteva essere un inizio. e siii ho una paura folle di perdere il controllo e di dare sfogo alla rabbia.
    mi dispiace, perdonami, grazie , ti amo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aloha Elisa!
      Grazie, grazie, grazie.
      La rabbia è una possibile risposta, un possibile comportamento, una reazione prevista dal nostro cervello "sottocorticale" e dal nostro corpo, che insieme costituiscono la nostra Mente Subconscia. Quando la Mente Conscia riprende il proprio ruolo di "Guardiano della Soglia" (come scrive Charles Haanel in LA CHIAVE SUPREMA), ricorda di poter scegliere, allora può scegliere di pulire e di vedere in cosa si trasforma quella rabbia. E di quali altri tipi di (re)azione dispone.

      Mi Dispiace, Perdonami, Grazie, Ti Amo.
      Pace Oltre Ogni Comprensione. Pace dell'IO.

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Mi Dispiace, Perdonami, Grazie, Ti amo. Pace dell'IO.

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